di Sabrina Apuzzo (Presidente Naca – National Association Condominium Administrators)
Il condomino diffidente in genere è profondamente convinto che gli “altri” vogliano ingannarlo, raggirarlo o approfittare di lui, non agisce sotto lo stimolo di prove concrete ma in base a considerazioni pregiudiziali.
Se la diffidenza del condomino dipende da motivazioni di tipo Adulto è facilmente gestibile con interventi di tipo Adulto; la situazione è più complessa quando la diffidenza nasce dallo stato dell’Io Bambino.
L’idea immotivata di essere raggirato, propria del Bambino, produce o una reazione aggressiva da parte del Genitore Normativo, o una reazione di chiusura tipica del Bambino Adattato. Di solito solleva delle contestazioni alle quali l’amministratore deve rispondere a due livelli, con il proprio Io Adulto, allo scopo di fornire dati chiarificatori all’Io Adulto del condomino, e con il suo Genitore Affettivo, per tranquillizzare il Bambino Adattato.
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